stavo guardando l'ormai famoso documentario intitolato"Kingsleys's Crossing",che racconta la storia di un raggazzo camerunense che ha deciso di lasciare la famiglia e lavoro con tanto di festa e convinzioni per venire in europa attraverso il deserto.Un viaggio terribile con tanti morti lasciati per strada e le delusioni all'arrivo nella terra promessa.
leggevo l'altro giorno sul giornale che se l'occidente concedesse solo 1% in più dell'export dei prodotti agricoli dell'africa nel mercato mondiale,avremmo sfamato almeno 128millioni di persone al mondo!clamoroso! un articolo e documentario realizzati nell'occidente ma sembra che non importa niente a nessuno.ma morrire per fame si,sfruttamento delle risorse naturali si,incentivare guerre e armando milizie si,alleandosi con governi corrotti si e ridurre le personne a un continuo situazione di chiedere le elemosine si.
mi chiedo se veramente vogliamo inibire il flusso delle popolazioni dal sud al nord del mondo tramitte leggi repressivi sugli emigranti e immigrati oppure cercare di aprirci ai perchè delle fughe e come affrontarli?
Io propongo di attivare progetti di sviluppo locali continui tramitte l'agricoltura,commercio,educazione,sanità e servizi,nelle mani delle gente locale con un eventuale supporto tecnico per portare avanti i progetti(a fine di lucro) ,che ne dite?
sarà anche molto importante e benefico di coinvolgere gli immigrati presenti (scelti bene ovviamente) nel nostro territorio italiano nei tanti progetti proposti da italiani o da loro stessi per i loro paese di origine.vedi il progetto MIDA italia.
ne parliamo?